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LA MARCATURA CE DEI CANCELLI

La norma di riferimento a cui riferisi è la UNI EN 13241-1, che disciplina la marcatura CE :
“specifica i requisiti di sicurezza e prestazionali di porte, cancelli e barriere destinate all’installazione in aree accessibili alle persone e per i quali gli scopi principali sono quelli di offrire  accesso sicuro a merci e veicoli accompagnati o guidati da persone, in complessi industriali, commerciali o residenziali”.

Questa normativa è obbligatoria e serve a garantire l’utilizzatore finale  sui requisiti minimi di sicurezza dei cancelli.
La norma obbliga il fabbricante ad eseguire un certo numero di prove ed a tenere costantemente sotto controllo la propria produzione per assicurare  che le prestazioni  misurate  sui prototipi  vengano mantenute nella produzione corrente. Nel caso specifico le prove sono volte a determinare le prestazioni nei confornti  delle caratteristiche di resistenza al carico del vento. Le prove vengono eseguite da un organismo autonomo ed esterno all’azienda, i cancelli devono risultare conformi almeno alla classe 2 della EN 12424.
Il sistema di attestazione della conformità adottato è denominato “sistema 3” e pertanto i cancelli Villa C. sono testati e resistenti al carico del vento con classe 3.

Il produttore deve inoltre attuare un controllo di produzione.

La fornitura di ogni cancello deve includere:

  • targhetta CE da apporre sul cancello
  • libretto di installazione, uso e manutenzione che contiene inoltre la dichiarazione di conformità del cancello.



EN 1090 – Marcatura CE per le componenti strutturali in acciaio o alluminio

Il settore della fabbricazione di strutture metalliche di carpenteria, destinate al settore civile, pubblico e privato, negli ultimi 5 anni è stato interessato da importanti cambiamenti dal punto di vista legislativo e normativo, sia a livello nazionale, che europeo.

Sino ad oggi, al fine di dimostrare la qualità dei prodotti sul mercato Italiano, è stata richiesta la qualificazione secondo NTC (D.M. 14/01/2008 “Norme Tecniche di Costruzione”) e l’accreditamento come “Centro di trasformazione” presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si definiscono Centri di trasformazione nell’ambito degli acciai per carpenteria metallica, i centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo, i centri di pre-lavorazione di componenti strutturali, le officine di produzione di carpenterie metalliche, le officine di produzione di elementi strutturali e le officine per la produzione di bulloni e chiodi.
A livello Europeo, in virtù della libera circolazione dei prodotti da costruzione, è stata varata nel 1989 la Direttiva 89/106/EEC (CPD), sostituita poi nel luglio del 2013 dal Regolamento Europeo 305/2011 (CPR), entrato in vigore il 01/07/2013 in tutta Europa compresa l’Italia.

Quest’ultimo prevede che possano esistere due tipi di specifiche tecniche europee:

-  le norme armonizzate (in sigla EN);
-  gli Orientamenti per il Benessere Tecnico Europeo (in sigla ETAG), quando non esistono le precedenti.

Si deduce che qualunque prodotto da costruzione debba essere realizzato conformemente ad una norma armonizzata al CPR per poter essere marcato CE.

Anche i componenti strutturali metallici ricadono in questa categoria e la loro norma armonizzata è la UNI EN 1090, che riguarda l’esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio, specificandone i requisiti per la valutazione di conformità dei componenti, utilizzati nelle strutture di solo acciaio o composte (acciaio e calcestruzzo).
Detto questo, tutti i produttori di strutture in acciaio che, in quanto tali, sono già soggetti agli specifici requisiti previsti per il comparto degli acciai per carpenteria metallica (§11.3.4.10 del DM 14/01/2008), dovranno prevedere per i propri prodotti l’implementazione della Marcatura CE secondo la norma UNI EN 1090; tale applicazione diventerà obbligatoria a partire dal 1 luglio 2014, in Italia e nel resto d’Europa.

La norma armonizzata UNI EN 1090-1 “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio” parte 1: Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali, descrive i requisiti e le modalità per l’apposizione della Marcatura CE.

Il marchio CE indica la conformità all’uso, con la quale il produttore attesta di fornire il prodotto secondo le specifiche che ha descritto nella sua dichiarazione di prestazione, che sarà accettata in tutta l’Unione Europea.

La UNI EN 1090-1 prevede che le imprese che realizzano strutture in acciaio o in alluminio applichino un sistema di controllo della produzione di fabbrica (FPC), da sottoporre a verifica da parte di un Organismo Notificato ai fini dell’autorizzazione alla Marcatura CE.

La graduazione dei requisiti del sistema FPC, in funzione del metodo di attestazione della conformità applicabile, è definito rispettivamente dalla norma UNI EN 1090-2 per la costruzione di strutture in acciaio, dalla norma UNI EN 1090-3 per la costruzione di strutture in alluminio.

L’applicazione delle norme della serie UNI EN 1090 richiamano inoltre norme specifiche del settore, ad esempio per strutture realizzate mediante saldatura la serie UNI EN ISO 3834, nonché la qualifica dei procedimenti di saldatura (UNI EN ISO 15614) e dei saldatori (UNI EN ISO 9606).

Lo standard UNI EN 1090-1 non contiene direttamente norme che disciplinano la progettazione strutturale e i calcoli relativi alle costruzioni, ma le richiama puntalmente. Le norme di progettazione e calcolo sono stabilite nelle rispettive sezioni dell’Eurocodice, mentre i requisiti di costruzione sono descritti negli standard UNI EN 1090-2 e UNI EN 1090-3.

Il campo di applicazione della UNI EN 1090 è piuttosto vario, comprende componenti in acciaio e in alluminio utilizzati in diversi tipi di opere: capannoni, intelaiature per edifici pubblici e privati, uffici, ponti, viadotti, tralicci, stadi e tensostrutture.
EN 1090 – Marcatura CE per le componenti strutturali in acciaio o alluminio Il settore della fabbricazione di strutture metalliche di carpenteria, destinate al settore civile, pubblico e privato, negli ultimi 5 anni è stato interessato da importanti cambiamenti dal punto di vista legislativo e normativo, sia a livello nazionale, che europeo.   Sino ad oggi, al fine di dimostrare la qualità dei prodotti sul mercato Italiano, è stata richiesta la qualificazione secondo NTC (D.M. 14/01/2008 “Norme Tecniche di Costruzione”) e l’accreditamento come “Centro di trasformazione” presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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